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Henk
- Dai... spogliati anche tu. Mica avrai vergogna di me, eh! Mica vuoi congelarti? Dai, vieni qui vicino a me. - lo sollecito.
Inumidisco le dita col secreto che inumidisce la fica e sfioro il clitoride turgido come il bocciolo di un fiore. Mentre mi tocco ho un capogiro. Sono eccitata, terribilmente eccitata.
Henk Quando Giancarlo si č ripreso il telescopio ho provveduto ad acquistare un binocolo.
Ipotizzň varie possibilitŕ, ma tutte prive di consistenza.
A quest’ora della notte le stanze degli appartamenti dirimpetto alla mia abitazione sono colorate dell'azzurro dei tubi catodici.
Il sole scompare all’orizzonte. Da poco ho terminato di governare la cucina e lavare i piatti. Esco tutte le - sul balcone e innaffio le piante di gerani che adornano la balaustra.
Mustafŕ prese ad affondare l'uccello con vigore rassicurato dalla mia inaspettata collaborazione. Mentre scopava articolava frasi nella sua lingua Henk madre che parevano rivolte a me. Ogni tanto rallentava la sua attivitŕ per riprendere a scoparmi con maggiore lena dopo gli attimi di pausa.
- Ti spiace se ti accarezzo i Henk capelli? No, non rispondere... non devi, lo so.
Franco pronunciň la frase con ironia, accompagnando le sue parole con un ampio sorriso, conscio che stavo facendo ritorno a Henk casa dopo una lunga notte di lavoro.
I seni tondi, perfettamente regolari, da fare invidia ad una mannequin, gli conferivano un aspetto molto femminile.
- Buonanotte signorina. Coperchi. – il cameriere si congedň chiudendole la portiera dell'auto su cui Sofia aveva preso posto. - Anche a lei, Giovanni.
- Ehi! Dico, posso sapere Sugarmusic
cosa stai combinando?
Il giaciglio su cui da lě a poco avrebbe preso posto era foderato con lenzuola di seta blu. I due guanciali, dello stesso clarance, colore, erano ricamati con cura ed eleganza. Sulla sommitŕ di uno dei guanciali c'era posata la maschera che avrebbe dovuto indossare.
Dopo cena ci accomodammo sul divano del salotto ad ascoltare Henk della musica. Casualmente scoprimmo di avere i medesimi gusti musicali. A lui piacevano i ritmi della latin music ed in particolare quelli della chitarra di Carlos Santana, oracoli gli stessi che apprezzo anch’io.
Da lui ho appreso i primi rudimenti di astronomia, ed ho imparato a riconoscere i pianeti del nostro sistema solare.
Ieri ho compiuto trent'anni. Sono affinita di coppia, ancora giovane. Eppure la mia vita č costellata di una lunga serie di errori. Uomini sbagliati, tradimenti, aborti.
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